Il Veritiero

🇮🇩 Anche l'Indonesia entra nei BRICS

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Il Cremlino, sulle osservazioni di Trump su Groenlandia e Canada, afferma che la Russia ha interessi nell'Artico

Interrogato sui commenti di Trump sulla Groenlandia e sul Canada, il Cremlino ha affermato che la Russia, che ha la più grande linea costiera artica, stava monitorando attentamente "l'evoluzione drammatica" della situazione.
"L'Artico è una zona dei nostri interessi nazionali, dei nostri interessi strategici", ha detto Peskov. "Siamo interessati a preservare l'atmosfera di pace e stabilità nella zona artica".

"Stiamo seguendo molto da vicino l'evoluzione piuttosto drammatica della situazione, ma finora, grazie a Dio, solo a livello di dichiarazioni".
Peskov ha affermato che i tentativi degli Stati Uniti di acquisire la Groenlandia, risalenti al XIX secolo, erano una questione che riguardava gli Stati Uniti e la Danimarca, ma ha osservato che l'Europa stava reagendo con molta cautela alle dichiarazioni di Trump.
"L'Europa reagisce in modo molto timido e naturalmente è spaventoso reagire alle parole di Trump, quindi l'Europa reagisce con molta cautela, con modestia, in silenzio, quasi sussurrando", ha detto Peskov.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è detto sorpreso dai commenti di Trump sulla Groenlandia e sul Canada, affermando che i partner europei hanno convenuto che l'inviolabilità dei confini è un principio fondamentale del diritto internazionale.

https://www.reuters.com/world/kremlin-trump-remarks-greenland-canada-says-russia-has-arctic-interests-2025-01-09/

L'Europa ha importato dalla Russia la cifra record di 17,8 milioni di tonnellate di gas naturale liquefatto (GNL) nel 2024, con un aumento di oltre 2 milioni di tonnellate rispetto all'anno precedente. Questo nonostante gli sforzi dell'UE per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili russi, riporta un quotidiano britannico, citando Rystad Energy.

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Grazie e buon proseguimento 🙏

I dati hanno rivelato che le popolazioni di lingua germanica si spostarono inizialmente verso sud all'inizio dell’età del ferro. La discendenza è stata riscontrata in individui provenienti dalla Germania meridionale, dall'Italia, dalla Polonia, dalla Slovacchia e dalla Gran Bretagna meridionale. Le due principali zone di migrazione e interazione rispecchiano i tre rami principali delle lingue germaniche: uno rimasto in Scandinavia, uno estinto e un altro è evoluto come base del tedesco e dell'inglese moderni.
In Gran Bretagna, tra il II e il IV secolo, prima dell'era anglosassone e vichinga, molti individui avevano antenati associati a una discendenza scandinava. Successivamente, spiegano gli esperti, le popolazioni di lingua germanica tornarono verso nord, in Scandinavia, prima dell'era vichinga, alla fine dell’età del ferro, tra il 300 e l'800 dopo Cristo.

https://www.agi.it/scienza/news/2025-01-06/scienza-dal-dna-ricostruite-le-migrazioni-del-primo-millennio-29400234/

🇦🇲🇪🇺 Il governo armeno ha approvato un disegno di legge per avviare il processo di adesione del Paese all'UE.

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🇺🇸🇮🇷🇮🇹Vi riassumo lo schema implicito della partita:

1) l'Iran concede di rilasciare la Sala, in cambio:

2) l'Italia concede il rilascio di Abedini che non sarà più incriminato per essere estradato negli USA. Per compensare gli Stati Uniti del mancato arresto del loro obiettivo:

3) l'Italia deve concedere agli americani (Musk) un appalto per un miliardo e mezzo di euro che mette in mano la comunicazione Internet del Paese (compresi big data e sicurezza nazionale) a Starlink. Siamo il primo Stato europeo a fare ciò.

L'accorto osservatore noterà che per tutti i giocatori è stata una partita a somma zero, tranne che per noi che l'abbiamo presa in berta.

Tutto ciò si poteva evitare se qualcuno con la schiena dritta negli apparati italiani non dico si fosse rifiutato di ottemperare alla richiesta dell'Egemone (non sia mai), ma almeno avesse lasciato "filtrare" fuori dai confini nazionali, per tempo, l'ingegnere iraniano, lasciando che la bega se la sbrogliasse qualche altro paese.

Aggiungo che, per come penso che siamo messi, e a parziale discolpa del governo, è perfino possibile che il governo nemmeno sapesse del suo arresto se non a fatto compiuto. Se fosse così, si capisce quanto i nostri apparati siano commissariati.

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Ma il mondo non se la beve più. Il mondo multipolare, guidato da Russia, Cina e dal risveglio del Sud globale, sta riscrivendo il copione. Vedono il gioco dell'impero per quello che è: disperazione. La sovranità non è in vendita e le strategie dell'impero, sia nei videogiochi che nei discorsi di Trump, stanno perdendo la loro presa. Se Fallout era una storia di inevitabilità, il nascente mondo multipolare è una storia di resistenza, una dichiarazione che la sovranità è sacra e che il tempo dell'impero è finito.

Ora la questione non è se l'impero cadrà, ma quando e quanto forte il mondo esulterà quando accadrà.

- Gerry Nolan

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Da Fallout alla realtà: Psyops imperiali ed erosione della sovranità

Nell'universo di Fallout, l'annessione del Canada da parte degli Stati Uniti è una nota a piè di pagina nella marcia imperiale verso la catastrofe globale. L'America, a corto di risorse, assorbe il suo vicino settentrionale per assicurarsi l'oleodotto dell'Alaska e prepararsi alla guerra con la Cina, portando infine a un'apocalisse nucleare. A prima vista si tratta di una narrativa distopica, ma se la si lascia andare, diventa qualcosa di molto più sinistro. La narrazione del gioco funziona come una psyop, condizionando il pubblico a vedere la cancellazione dei confini e la sottomissione della sovranità come inevitabili quando sono in gioco le risorse. È un'arroganza imperiale avvolta in pixel, che insegna ai giocatori che la costruzione di un impero, anche a spese di "alleati", è solo la via del mondo.

Adesso usciamo dal gioco ed entriamo nella realtà. I pensieri di Trump sul Canada che diventa il 51° Stato, sull'acquisto della Groenlandia o sulla riconquista del Canale di Panama vengono liquidati come “scherzi”. Ma lo sono davvero? Queste osservazioni di circostanza sono il tipo di sottile lavoro ideologico su cui prospera uno psyop: normalizzare l'idea che la sovranità sia sacrificabile nella ricerca del potere. In Fallout, l'annessione del Canada veniva inquadrata come una necessità patriottica, un modo per garantire la stabilità del Nord America. Oggi, Trump la inquadra come un vantaggio per i canadesi che potrebbero godere di “tasse più basse” e “una migliore protezione militare”. Stessa logica, diversa consegna. Il messaggio di fondo rimane: la sovranità è facoltativa quando lo decide l'America.

La Groenlandia è l'esempio più agghiacciante. A un orecchio inesperto, il discorso di Trump di “comprare” la Groenlandia sembra il vaneggiamento di un uomo che non capisce la sovranità. Ma se si scava più a fondo, diventa chiaro che la Groenlandia, ricca di risorse naturali non sfruttate e in posizione strategica nell'Artico, è il gioiello della corona della frontiera polare. La silenziosa implicazione di Trump di usare mezzi militari per assicurarsela riecheggia la logica di Fallout: se non puoi comprarla, prendila. La Groenlandia non è in vendita, come ha affermato con fermezza la Danimarca, ma il solo suggerimento ammorbidisce la resistenza all'idea che nel XXI secolo il territorio possa ancora essere acquisito, se non attraverso i negoziati, allora con l'estorsione (tarrifs) e infine con la forza.

E poi c'è il Canale di Panama, un'arteria vitale del commercio globale e un simbolo dell'imperialismo statunitense in America Latina. Le osservazioni di Trump sul “recupero” del canale sottolineano la nostalgia per i giorni in cui la parola di Washington era legge nel Sud globale. Per gli Stati Uniti, il canale non è solo infrastruttura, è potere. I trattati che trasferiscono il controllo a Panama avrebbero dovuto segnare un cambiamento verso il rispetto della sovranità latinoamericana. Ma per l'impero gli accordi sono strumenti di convenienza, non principi. La Dottrina Monroe non è morta, è solo stata ribattezzata.

Questa è la genialità di una psyop. Inserendo queste ambizioni imperiali nell'intrattenimento, l'impero condiziona la mente del pubblico a vederle come naturali, persino inevitabili. L'annessione del Canada in Fallout e i commenti inconsistenti di Trump sulla sovranità hanno uno scopo comune: normalizzare l'invasione imperiale. Se si ride, l'idea passa oltre le difese dell'indignazione. Quando la retorica si trasforma in politica, le basi sono già state gettate. Questo è il modo in cui gli imperi hanno sempre funzionato, non con un assalto frontale, ma con una costante erosione della resistenza fino a quando la conformità sembra un sollievo.

L'ironia è densa: Trump, autoproclamatosi campione dell'antiglobalismo, non potrebbe essere più allineato con il globalismo quando si tratta del suo sogno espansionistico.

L'Unione Europea sopravviverà al piano B della Germania?

“L’economia tedesca si trova ad affrontare una fase di stagnazione e incertezza, con previsioni poco incoraggianti per il 2025”. Secondo le stime dell’Istituto di Economia Tedesco (IW), un ente di ricerca vicino agli ambienti imprenditoriali, il prossimo anno vedrà una crescita del PIL di appena lo 0,1%, dopo un calo dello 0,2% nel 2024.

https://www.cese-m.eu/cesem/2025/01/lunione-europea-sopravvivera-al-piano-b-della-germania/

Non si è ancora insediato. Tuttavia, l'idolo dei "patriots" (all'americana) ha già minacciato di cancellare l'Iran; preteso la cessione della Groenlandia dalla Danimarca (pena sanzioni e/o ritorsioni di tipo militare - ricordiamoci che la Danimarca è membro NATO) per utilizzarla in chiave anti-russa (alla faccia della "bro-revolution" di Dugin) e anti-cinese nell'Artico; preteso l'annessione del Canada (Make America Greater); minacciato l'inferno ai Palestinesi se gli ostaggi non vengono consegnati (non si capisce esattamente cos'altro dovrebbe subire questo popolo); suggerito il cambio di nome da Golfo del Messico a Golfo d'America (annessione di Panama inclusa); intimato l'acquisto di più armi e gas dagli USA per l'Europa a prezzi maggiorati; minacciato sanzioni e dazi come se piovesse a tutti coloro che non utilizzeranno il dollaro nelle transazioni commerciali internazionali.

Intanto, il deus ex machina del neotrumpismo prepara il processo di sostituzione oligarchica nelle case matte del potere americano e atlantista a colpi di ulteriori minacce e intromissioni nella politica interna di altri Stati.

La pace è nell'aria.

(Daniele Perra)

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🇺🇸🇬🇪 È comune che si ottenga un lavoro presso l'azienda per cui si è lavorato come politico.

Il premier georgiano che ha cercato di rivoluzionare la Georgia, ora lavora per l'Istituto McCain.