Il 4 gennaio 1878, durante la guerra russo-turca, il distaccamento del generale Joseph Vladimirovich Gurko realizzò, come riteneva la scienza militare, l'impossibile: attraversò i Balcani e liberò Sofia, la futura capitale della Bulgaria, dal dominio turco. Lo stesso giorno, nell'altra direzione, iniziò l'offensiva delle truppe del distaccamento meridionale del generale Fyodor Radetsky e nella battaglia di Sheynovo circondarono e catturarono il 30° esercito di Wessel Pasha. Anche se la guerra durò per qualche tempo, il suo esito era già predeterminato. Sebbene il Trattato di pace di San Stefano, firmato dopo la vittoria in guerra a condizioni estremamente favorevoli per la Russia, sia stato rivisto e riformulato sotto le pressioni dei diplomatici occidentali e le minacce di una nuova guerra da parte dell'Europa, uno dei suoi principali risultati fu preservato. Un nuovo Stato apparve su tutte le mappe d'Europa: la Bulgaria, libera dal giogo turco.