Il 7 ottobre è una ferita che sarà difficile da superare. Noi dobbiamo fare la nostra parte contro Hamas e contro i terroristi. Dobbiamo però continuare a lavorare con la consapevolezza che è indispensabile convincere anche il governo israeliano che l'unica strada è quella di una tregua per ottenere la liberazione degli ostaggi e per evitare quello che stiamo vedendo a #Gaza.
Con il voto favorevole di oggi del parlamento ungherese, la Svezia è un nuovo membro della #NATO. Si rafforza così un’alleanza strategica a difesa della libertà, che dovrà avere nei prossimi anni un protagonismo sempre più attivo da parte dell’Europa.
Abbiamo sempre sostenuto il terzo mandato per i sindaci a prescindere dalla dimensione del Comune. Noi ci siamo e sosterremo l’emendamento al Senato. Di questo e del voto per i fuorisede ho parlato questa mattina a Radio Radicale. Ascolta qui l’intervista:
Il cancellierato alla tedesca ha garantito stabilità nel Paese dalla seconda guerra mondiale in poi. Guardiamo ai modelli che funzionano invece di inventarcene di nuovi con premi di maggioranza assurdi e norme antiribaltoni. La mia intervista di oggi a Il dubbio:
Per molto tempo la tragedia delle foibe e dell’esodo sono state oggetto di oblio o motivo di scontro ideologico. Venti anni fa la legge istitutiva del Giorno del Ricordo, approvata in modo bipartisan…
Ne ho parlato a Roma al convegno “Memoria e futuro. Riflessioni sul confine orientale” organizzato dall’associazione Comitato dieci febbraio
#Stellantis non è più italiana, non è più interessata al mercato italiano, ci tratta come un mercato di vendita e non più di produzione. Carlo Calenda sta dicendo queste cose da mesi, purtroppo inascoltato.
In Azione abbiamo trovato sintonia a accoglienza. Sulle prossime elezioni amministrative stiamo ragionando in modo aperto in Piemonte come nel resto d’Italia, cercando ovunque di posizionarci su candidati credibili e compatibili.
Bene l’idea di fare un piano di investimenti per l’Africa e anche averlo chiamato Piano Mattei, evocando una stagione di politiche serie per quel continente. Resta il fatto che quel Piano è oggi un foglio bianco e non abbiamo ancora capito di che cosa si tratta. Questa mattina a Tgcom24
Le deportazioni, la violenza programmata e feroce, lo sterminio nazifascista di milioni di persone non possono essere percepite come terribili incidenti. Non possiamo rinchiuderle nei libri di storia, in un passato che non ci riguarda. La giornata di oggi ci invita a ripercorrere ciò che è stato.
L’accordo Italia-Albania sui migranti sarà inutile, inapplicabile oltre che molto costoso.
Con il nostro voto contrario non mettiamo in discussione il nostro rapporto con l’Albania a cui ci lega un rapporto di amicizia dimostrato anche dall’accoglimento di questa richiesta da parte italiana, mettiamo in discussione la capacità del governo Meloni di saper gestire il fenomeno migratorio…
L’Africa è il continente delle contraddizioni e delle opportunità. È un continente su cui è giusto che ci sia la nostra attenzione. Oggi, però, di fronte alla prospettiva di una collaborazione necessaria e seria, abbiamo discusso un decreto vuoto: mancano i contenuti del Piano, mancano le risorse finanziarie, manca una prospettiva europea in questo intervento.