"Ad un certo tempo nell'Internazionale Comunista i rapporti si capovolsero: lo Stato russo comandava sul partito russo, il partito sull'Internazionale. La Sinistra chiese che si rovesciasse questa piramide.
Non seguimmo i trotzkisti e gli anarcoidi quando fecero della lotta contro la degenerazione della Rivoluzione Russa una questione di consultazioni di basi, di democrazia operaia o operaio-contadina, di democrazia di partito. Queste formule rimpicciolivano il problema.
Sulla questione dell'Autorità generale cui il comunismo rivoluzionario deve far capo, noi ritorniamo a trovare i criteri nella analisi economica, sociale e storica. Non è possibile far votare morti e vivi e non ancora nati. Mentre, nella originale dialettica dell'organo partito di classe, una simile operazione diviene possibile, reale e feconda, se pure in una dura, lunga strada di prove e di lotte tremende."
-Amadeo Bordiga, La Russia nella grande rivoluzione e nella società contemporanea
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